I GIOVANI, MONICA MASTROPAOLO; “ VANNO SOSTENUTI CON STRUMENTI CONCRETI”

L’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro è un tema assolutamente attuale, come dimostra le centralità che ha rivestito nell’ultimo G7

Come commercialisti è fondamentale trovare la strada con cui ricondurre le nuove generazioni all’interno del mondo delle libere professioni, dal quale è evidente che si sono allontanati, come è facile rilevare dai pochissimi ragazzi che si iscrivono ai tirocini e all’esame di stato, o semplicemente da quanti pochi dei nostri figli seguano le nostre orme professionali.

Nell’evento COMMERCIALISTI NƎXT. GENERAZIONI DI PROFESSIONISTI VERSO NUOVI SCENARI”, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili la scorsa settimana, è emersa la necessità, soprattutto ascoltando le relazioni dei rappresentanti dell’ UGDCEC ( l’Unione Giovani Dottori Commercialisti e Esperti Contabili), di trattare il tema “giovani” finalmente in modo concreto, “mettendo a terra” le idee che gravitano attorno alla questione, ma che spesso tali rimangono.

Dobbiamo garantire loro una base economica di partenza, già dal tirocinio devono poter contare su una risorsa finanziaria.

Devono poter “fare gavetta” seguendo però delle prospettive, degli obiettivi, è importante dunque che il loro percorso inizi all’interno di studi professionali di dimensioni adeguate alle loro aspirazioni, ed è anche per questo motivo dunque che va sostenuta e promossa l’aggregazione professionale.

Dobbiamo farci conoscere, come già sta facendo l’ODCEC di Bologna, dobbiamo andare nelle scuole superiori, nelle università e stabilire un contatto diretto con i ragazzi, raccontando loro quante possibilità e prospettive può dare il nostro mestiere.

Come già previsto nelle proposte di modifica alla legge 139/2005, che regola il nostro ordinamento professionale, dobbiamo ripensare ad un adeguamento dei compensi.

La nostra professione va resa accattivante, visibile, attrattiva. In caso contrario sarà difficile per gli studi trovare collaboratori all’altezza, sarà difficile che avvenga quel ricambio generazionale in grado di tenerla viva e in salute.

Personalmente nei giovani ho sempre creduto, ho sempre creduto nell’importanza del loro ruolo all’interno degli studi. L’intelligenza artificiale è già una protagonista della nostra professione, arriveranno, dalla tecnologia, modi sempre più innovativi di esercitare la professione, ed ovviamente sono i giovani quelli in grado di coglierli meglio, più velocemente, e portare idee nuove che diano sviluppo e nuova linfa alla nostra categoria.

Sono dunque intenzionata a perseguire un obiettivo: fare in modo che questa professione sia bella per i giovani quanto lo è stata per me, quanto lo è stata per tutti i colleghi della mia età, che assieme a me l’hanno vissuta come una grande opportunità, come un grande trampolino verso innumerevoli opportunità.

MONICA MASTROPAOLO

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